giovedì 2 agosto 2012

PESCA CON CANNA FISSA

IN GENERALE
Per pesca con canna fissa si intende un tipo di pesca effettuata sia in acque dolci che al mare, con canne da pesca senza mulinello..
Inizialmente, il materiale utilizzato era il bambù e, grazie alla tecnica ad innesti la canna poteva raggiungere lunghezze notevoli, con pesi, però, sempre sostenuti. In tempi successivi si passò al Conolon e alla fibra di vetro che rendeva le canne fisse meno pesanti, ma ancora molto robuste .
Negli anni Ottanta si iniziò ad utilizzare il carbonio, con ottima resa e peso ridotto. Dapprima si ebbero canne in costruzione mista, poi interamente in carbonio.
TECNICA 
Si lega il corpo di lenza con un'asola all'estremità della canna, ad esempio impiegando un moschettone scorrevole in materiale plastico.
La lunghezza dell'intera montatura deve essere proporzionata all'altezza del pescatore in modo da consentirgli di guadinare agevolmente il pesce: se si pesca in piedi, normalmente 50-70 cm più della canna. Per lo stesso motivo, pescando da seduti invece, è meglio che la lenza sia poco più corta della canna.
Sfruttando la flessibilità dei cimini riportati in carbonio pieno, è possibile pescare con diametri di filo estremamente contenuti: 0,12 mm per la lenza madre, 0,10-0,08 mm per il terminale.
Gli ami utilizzati sono normalmente di misura 20, 18 o 16, e come esca uno o più bigattini.
Vi sono diversi tipi e lunghezze di canne fisse, da 0,5 a 12 m, a seconda del tipo e della taglia del pesce che si vuole insidiare.
GENERE DI PESCI PESCATI
Con l'impiego di un'accurata pastura si possono catturare vari tipi di pesce, d'acqua dolce e salata, come per esempio alborelle anguille, carpe, scardole, gardons, persici sole, persici reali, cavedani, barbi, trote, spigole, cefali, occhiate e boghe.

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