giovedì 2 agosto 2012

CARPA

HABITAT
La forma selvatica della carpa comune è originaria dell'Europa orientale. In Italia è stata introdotta  dagli antichi Romani per l'allevamento,infatti ha una grande capacità d'adattamento e ora si può considerarla una specie ormai autoctona. Oggi,  si può trovare in tutta Europa nella quasi totalità delle acque dolci temperate. La carpa comune è stato uno dei primi pesci ad essere introdotto in altri paesi oltre a quello di origine. Di solito vive nei fiumi a corso lento e nei laghi, ma si adatta molto bene in qualsiasi habitat, anche in quelli soggetti ad inquinamento organico. È una delle 100 specie aliene più dannose del mondo.
DESCRIZIONE
Il corpo della carpa è lungo, ovale, ed ha un dorso convesso appena sopra la testa. la testa è triangolare, con muso piuttosto arrotondato. La bocca protattile con 4 barbigli corti e carnosi. La pinna dorsale è lunga con 18-24 raggi, quella anale è piuttosto grande; le pinne del petto e del ventre hanno i lobi arrotondati. La coda è forcuta. La colorazione del manto è bruno-verdastra con riflessi bronzei su dorso e fianchi, giallastro sul ventre. Di lunghezza molto variabile tra i 30 e i 60 centimetri e peso solitamente compreso tra i 3 e i 35 chili.
Si tratta di un pesce estremamente longevo e si stima possa arrivare a 100 anni di età.
CARPA
La carpa è uno dei pesci d'acqua dolce più cacciati dai pescatori sportivi a causa delle grandi dimensioni e della resistenza che oppone alla cattura.
la tecnica principale della sua cattura è la pesca a fondo che, quando viene impiegata per questo pesce, prende il nome di carpfishing; le esche sono molto varie, in genere vegetali, che vanno dal mais alla cosiddetta "polenta" alle più recenti e tecnologiche boilies, che sono utilizzate soprattutto nel carpfishing e che vengono innescate separatamente dall'amo,a qualche centimetro di distanza
Importante è abituare il pesce alla nuova esca gettando nel luogo prescelto grosse quantità dell'esca che si impiegherà, qualche giorno prima dell'effettivo inizio della pesca. In Italia ed in Occidente, dato che la qualità delle carni in genere non è considerata eccelsa, gli esemplari catturati vengono spesso liberati con ogni cura.
In molte parti del mondo le sue carni sono però apprezzate e l'utilizzo come alimento è tutt'oggi diffuso; ad esempio in Europa centrale ed orientale è regolarmente consumata, ma soprattutto in Estremo Oriente , tanto da essere uno dei pesci maggiormente allevati nell'acquacoltura cinese.

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